Torneo Preolimpico di Torino 2016
Inviato: 15/06/2016, 16:13
Apro un nuovo topic sul preolimpico, mancano meno di 20 giorni...
Dati i riconoscimenti che meritano non solo all'Olimpia MIlano ( 2 scudetti in 3 anni non sono così abituali) ma a tutte e quattro le semifinaliste ( Reggio Emilia, Venezia e Avellino si sono tutte dimostrate squadre di valori sia tecnico-atletici che agonistici) la prima considerazione in chiave preolimpico di Torino è che giocatori nella rosa della nazionale si sono eretti a protagonisti di questi playoffs.
1) Ale Gentile ha mostrato tutti i suoi pregi ma anche difetti che già ben conosciamo: strapotenza atletica unita a già affinate qualità tecniche , riemerse faticosamente dopo una lunga sequela di infortuni stagionali, e grande personalità; come controfaccia di queste caratteristiche un furore agonistico che non sempre si accompagna con un' intelligente lettura delle situazioni, giochi e schemi in campo, e questo è ancora un suo considerevole difetto.
Per questi motivi ,in considerazione della strepitosa stagione di Gigi Datome, ritengo che il Gento debba partire dalla panchina in nazionale come sesto uomo e cambio non solo del Gigione ma anche delle altre ali e guardie, avendo il suo giusto minutaggio in campo a seconda della sua efficacia.
2) Riccardo Cervi ha fugato i dubbi sulla sua integrità fisca, suscitati dalla per me sciagurata scelta dello staff medico di Milano, disputando la sua migliore stagione fin'ora in quel di Avellino, una squadra che ha mostrato come deve essere valorizzato un giocatore in un ruolo per il basket italiano delicatissimo perchè privo di alternative( Bargnani potrebbe dire : " aprez moi le deluge") . Per questi motivi Cervi è da preferire di gran lunga all'attuale Cusin se dovesse essere messo in balottaggio con lui.
3) Della valle ha dimostrato in questi playoffs una notevole maturazione e evoluzione della sua personalità in campo, prendendosi responsabilità importanti spesso in modo vincente, con un notevole spirito agonistico.
Potrebbe essere affiancato alle gaurdie tiratrici ma potrebbe anche giocare da playmaker , cosa che ha fatto in questa sua stagione reggiana, anche in considerazione della uguale grossa manacanza di vocazioni che il ruolo di playmaker mostra in Italia.
4) Questa ultima considerazione ci porta alla scelta quasi obbligata dei playmakers: in attesa che Arcidiacono prenda questa benedetta cittadinanza italiana dobbiamo confidare che la positiva stagione appena conclusa ( titolo greco alll'Olympiakos) ci restituisca un Hackett più convinto e leader nel gioco di quelllo appannato e " depresso" che abbiamo visto in azione in nazionale agli scorsi campionati europei; come alternativa potrebbe esserci De Nicolao che tutto sommato ha fatto una buona stagione a Reggio e come dicevo prima , Della Valle come carta a sorpresa( per i suoi limiti atletici Della Valle , se volesse potrebbe, proprio ricoprendo un doppio ruolo, avere maggiori chanches di spazio in nazionale).
5) Non si può ignorare l'ottima stagione avuta da Pascolo a Trento che lo ha proiettato nelle voci di mercato di diversi club Italiano, Olimpia in testa. Il problema è che nel suo ruolo ( ala grande) siamo coperti in nazionale, a meno che Melli possa andare a ricoprire anche il ruolo di terzo centro aprendo un posto per un ulteriore giocatore, ma ill discorso è legato a un eventuale ballottaggio tra Cervi e Cusin, con il primo da preferire.
Concludendo si potrebbe ipotizzare il seguente dodici definitivo per il Preolimpico:
Hackett, De nicolao, Della Valle play;
Beli e Aradori guardie;
Datome e Gentile ali piccole;
Gallo, Pascolo ali grandi.
Mago, Cervi e Melli centri.
Un dodici a mio avviso sicuramente più forte dell'ultimo visto agli europei 2015
Dati i riconoscimenti che meritano non solo all'Olimpia MIlano ( 2 scudetti in 3 anni non sono così abituali) ma a tutte e quattro le semifinaliste ( Reggio Emilia, Venezia e Avellino si sono tutte dimostrate squadre di valori sia tecnico-atletici che agonistici) la prima considerazione in chiave preolimpico di Torino è che giocatori nella rosa della nazionale si sono eretti a protagonisti di questi playoffs.
1) Ale Gentile ha mostrato tutti i suoi pregi ma anche difetti che già ben conosciamo: strapotenza atletica unita a già affinate qualità tecniche , riemerse faticosamente dopo una lunga sequela di infortuni stagionali, e grande personalità; come controfaccia di queste caratteristiche un furore agonistico che non sempre si accompagna con un' intelligente lettura delle situazioni, giochi e schemi in campo, e questo è ancora un suo considerevole difetto.
Per questi motivi ,in considerazione della strepitosa stagione di Gigi Datome, ritengo che il Gento debba partire dalla panchina in nazionale come sesto uomo e cambio non solo del Gigione ma anche delle altre ali e guardie, avendo il suo giusto minutaggio in campo a seconda della sua efficacia.
2) Riccardo Cervi ha fugato i dubbi sulla sua integrità fisca, suscitati dalla per me sciagurata scelta dello staff medico di Milano, disputando la sua migliore stagione fin'ora in quel di Avellino, una squadra che ha mostrato come deve essere valorizzato un giocatore in un ruolo per il basket italiano delicatissimo perchè privo di alternative( Bargnani potrebbe dire : " aprez moi le deluge") . Per questi motivi Cervi è da preferire di gran lunga all'attuale Cusin se dovesse essere messo in balottaggio con lui.
3) Della valle ha dimostrato in questi playoffs una notevole maturazione e evoluzione della sua personalità in campo, prendendosi responsabilità importanti spesso in modo vincente, con un notevole spirito agonistico.
Potrebbe essere affiancato alle gaurdie tiratrici ma potrebbe anche giocare da playmaker , cosa che ha fatto in questa sua stagione reggiana, anche in considerazione della uguale grossa manacanza di vocazioni che il ruolo di playmaker mostra in Italia.
4) Questa ultima considerazione ci porta alla scelta quasi obbligata dei playmakers: in attesa che Arcidiacono prenda questa benedetta cittadinanza italiana dobbiamo confidare che la positiva stagione appena conclusa ( titolo greco alll'Olympiakos) ci restituisca un Hackett più convinto e leader nel gioco di quelllo appannato e " depresso" che abbiamo visto in azione in nazionale agli scorsi campionati europei; come alternativa potrebbe esserci De Nicolao che tutto sommato ha fatto una buona stagione a Reggio e come dicevo prima , Della Valle come carta a sorpresa( per i suoi limiti atletici Della Valle , se volesse potrebbe, proprio ricoprendo un doppio ruolo, avere maggiori chanches di spazio in nazionale).
5) Non si può ignorare l'ottima stagione avuta da Pascolo a Trento che lo ha proiettato nelle voci di mercato di diversi club Italiano, Olimpia in testa. Il problema è che nel suo ruolo ( ala grande) siamo coperti in nazionale, a meno che Melli possa andare a ricoprire anche il ruolo di terzo centro aprendo un posto per un ulteriore giocatore, ma ill discorso è legato a un eventuale ballottaggio tra Cervi e Cusin, con il primo da preferire.
Concludendo si potrebbe ipotizzare il seguente dodici definitivo per il Preolimpico:
Hackett, De nicolao, Della Valle play;
Beli e Aradori guardie;
Datome e Gentile ali piccole;
Gallo, Pascolo ali grandi.
Mago, Cervi e Melli centri.
Un dodici a mio avviso sicuramente più forte dell'ultimo visto agli europei 2015