Messaggioda magician » 09/09/2010, 10:49
Da gazzetta. it risulta che ci sono undici posti da disputarsi per qualificarsi alle olimpiadi, 4 per l'europa , di cui 2 diretti ( le due finaliste degli europei 2011) . Ragionevomente dunque possiamo sperare di arrivare al torneo di qualificazione preolimpico per disputarci gli ultimi due posti disponibili.
Poi, sai, nello sport le cose cambiano repentinamente . Fino a due anni fa chi avrebbe detto della Serbia? L'anno scorso è emersa alla ribalta con i suoi giovani, è andata in finale agli europei, e ha perso di 20 punti dalla Spagna. Ieri con una bomba da tre di teodosic a tre secondi dalla fine è stata mandata a casa la spagna campione del mondo, d'europa e vicecampione olimpica in carica.
Non dico che possiamo fare un cammino simile a quello compiuto dalla serbia, anche perchè loro hanno un'altro sistema; coltivano, valorizzano e danno fiducia ai loro giovani talenti, noi no.
Però se rientra il gallo e un paio di giovani talenti esplodono ( i ripetutamente nominati melli e aradori, che avranno una stagione importante per maturare a milano e a siena, tanto in A1 che in eurolega) allora potremmo diventare una sorta di mina vagante ai prossimi europei.
In una considerazione più generale, in un paese ingessato e sclerotizzato come il nostro, vedo degli importanti segnali di cambiamento, in un fenomeno di costume comunque rilevante come lo sport, negli sport di squadra a livello di nazionali.
Rinnovamenti importanti ci sono tra gli uomini. tanto dirigenti che allenatori che giocatori nazionali nelle federazioni del calcio, del basket, della pallanuoto. Nel basket se ci fosse ancora il vecchio presidente federale ( non mi ricordo neanche più il suo cognome, Maifredi forse?) non ci poteva essere neanche il nuovo corso pianigiani con la valorizzazione della nostra ultima generazione di giocatori.
Nel calcio , dopo lo sciagurato ultimo bienno Lippi , Abete e Albertini hanno voltato pagina, hanno inserito ai vertici tecnici, baggio e rivera e sopratutto cesare prandelli che sta dando vita a un nuovo promettente corso della nostra nazionale.
Alessandro Campagna, dopo due di lavoro , con un sette bello molto rinnovato e ringiovanito , è tornato dopo tanti anni alle semifinali degli europei di pallanuoto, a lottare per le medaglie, in quel posto che ci compete per tradizione.
Le nuove leve e i talenti a disposizione sono coinvolti e chiamati alle loro responsabiltà ma anche valorizzati nella loro potenzialità. La gerontocrazia e il padrinismo mafioso delle lobbies, male endemico imperante in tutti i campi in questo paese, conosce, almeno in un fenomeno di costume si marginale ma comunque importante qual'è lo sport, un arresto e segnali di svolta.
Prendiamolo come un augurio più generale. Investire sui giovani di talento è un segno di speranza per il futuro.