mighty ha scritto:Bargnani Busto Romano.

mighty ha scritto:Sygno ma quello non è Diamantidis?
Busto Greco?
sygno ha scritto:mighty ha scritto:Sygno ma quello non è Diamantidis?
Busto Greco?
E' Aristotele, il mitico centravanti della Longobarda...
Bargnani scarica Recalcati
Missili sul c.t. e autocritica
ROMA, 15 settembre 2009 - E' l'ora della resa dei conti. Andrea Bargnani, l'imputato numero 1 del fallimento azzurro nel challenge round di qualificazione all'Europeo, parla per la prima volta della fallimentare esperienza azzurra e scarica il c.t. Carlo Recalcati, la cui posizione è già molto traballante e dispetto del contratto in scadenza a settembre 2010.
ATTACCO AL C.T. — In un'intervista rilasciata a SkySport 24 il Mago, che in estate ha rinnovato per 5 anni e 50 milioni di dollari l'accordo coi Toronto Raptors, ha spiegato quelli che secondo lui sono stati i motivi del flop della Nazionale: "Quest’anno in Nazionale il gruppo fuori dal campo era eccezionale, che ci si creda o no, era molto unito e affiatato, fuori dal campo. Dentro il campo le partite le hanno viste tutti e chi si intende di pallacanestro ha visto che ci sono dei problemi gravi. Quando una squadra non ha una linea da seguire è molto facile che svacchi” come si dice in gergo, che in un momento di difficoltà non sia unita. È quello che è successo a noi, non siamo mai stati sulla stessa lunghezza d’onda in campo".
DIFESA E AUTOCRITICA — Chi si aspettava che Bargnani potesse essere il leader della squadra è andato deluso e Andrea non rifiuta le critiche e, anzi, prova a ritagliarsi per sè un ruolo più da comprimario che da protagonista: "Io sono cresciuto con Ettore (Messina, ndr), quindi sono sempre stato abituato a fare quello che mi si diceva, ad agire come una macchina, non è che avevo paura di qualcosa, di prendere qualche decisione, perché facevo semplicemente quello che mi diceva lui, come un soldato. Non sono il tipo di giocatore che va da un compagno e gli urla 'passami la palla' oppure 'devo prendere più tiri'. In America lo faccio di più, in Europa non so perché non mi viene, questo è un aspetto che devo sicuramente migliorare: se non ho qualcuno dietro, come può essere l’allenatore, che ha una presenza forte, sicuramente sono un po’ smarrito". Messaggio forte e chiaro, per ora Carlo Recalcati non risponde. Ma la querelle è destinata a proseguire.
davidedila ha scritto:Basket: Consiglio Federbasket, "Recalcati resta ct Italia"
ROMA - L'allenatore dell'Italia del basket resta Carlo Recalcati. ...
davidedila ha scritto:Basket: Consiglio Federbasket, "Recalcati resta ct Italia"
ROMA - L'allenatore dell'Italia del basket resta Carlo Recalcati. ...
"Recalcati. Il presidente Meneghin, dopo un ampio dibattito con i Consiglieri Federali, si riserva di approfondire ulteriormente il confronto con Carlo Recalcati."
Per l’ufficializzazione si dovrà attendere ancora, forse addirittura il Consiglio federale programmato per il 12 dicembre, ma Carlo Recalcati lascia la guida della nazionale di basket. Dopo la mancata qualificazione all’Europeo 2009, la sua posizione era diventata oggetto di pesanti critiche. Un colloquio avvenuto in questi giorni con il presidente della Fip, Dino Meneghin, è servito a creare le premesse per evitare un divorzio traumatico, al quale si sarebbe giunti se Recalcati non avesse accettato di fare un passo indietro: nel futuro dell’ormai ex c.t. ci sarà un ruolo di profilo adeguato all’interno del movimento, anche per riconoscenza per i risultati ottenuti nel decennio (bronzo europeo 2003 e argento olimpico 2004) .
Il punto ora diventa scegliere il successore. Se il Coni, e segnatamente il numero uno Gianni Petrucci, non interverrà come mediatore, la pista che porta a Simone Pianigiani, coach della Siena dominatrice degli ultimi tre campionati e favoritissima pure in quello appena cominciato, è già compromessa in partenza. L’ostacolo — pare insormontabile — sta nelle frizioni tra Meneghin e il procuratore generale del Montepaschi, Ferdinando Minucci. Il fatto è che anche Petrucci, in realtà, è polemico nei confronti del dirigente senese. Ma forse anche in questo caso sarebbe bene che tutti rivedessero le rispettive posizioni. Pianigiani pare l’uomo giusto, anche perché la sua figura ricorda l’Ettore Messina del 1993, anno in cui l’attuale tecnico del Real Madrid avviò la ricostruzione azzurra in un momento altrettanto difficile.
Dino Meneghin, intanto, ha valutato altre opzioni, ma ha incassato due importanti rifiuti. Il primo gliel’ha comunicato Boscia Tanjevic, già coach italiano dell’oro europeo ’99: quando cesserà il rapporto con la Turchia (dopo il Mondiale 2010), il suo impegno in panchina si ridurrà. Pareva invece fatta con Mike D’Antoni, grazie anche all’intervento di Dan Peterson su Donnie Walsh, general manager dei New York Knicks, e su Jerry Colangelo, coordinatore della nazionale Usa, alla quale D’Antoni si è legato come vice fino al 2012. Mike sarebbe stato liberato e avrebbe avuto l’ok dei Knikcs, ma, proprio mentre Meneghin si apprestava a partire per New York, ha rinunciato. La ragione? Non è chiara. Così, salvo svolte sul fronte Pianigiani, le opzioni saranno due. La prima è Jasmin Repesa, coach della Croazia e già allenatore della Fortitudo e di Roma; la seconda porta a Pino Sacripanti, ora a Caserta dopo essere partito da Cantù e transitato per Pesaro. Chi dei due è in pole? I gossip dicono Repesa.
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