(AGM-DS) - Milano, 8 maggio - L’8 maggio 1982 e` uno dei giorni neri della storia della Formula Uno. E’ il giorno del drammatico incidente in cui peri`, durante le prove del Gran Premio del Belgio, una delle leggende della Formula Uno e della Ferrari, Gilles Villeneuve, uno dei piu` grandi drammi della storia dei motori, tra quelli piu` recenti secondo forse solo alla morte di Ayrton Senna. Proprio come Senna, Gilles era amatissimo dal pubblico.
Sul circuito di Zolder il canadese della Ferrari sta effettuando il suo giro veloce, ma la sua monoposto urta a 260 km/h la ruota posteriore della March di Joachen Mass e si impenna. La carambola e` di almeno 200 metri, il corpo di Villeneuve viene proiettato fuori dall’abitacolo e finisce contro uno dei paletti che sostiene le reti di protezione. I primi soccorsi allo sfortunato pilota, gia` cianotico, vengono portati proprio da Mass e dagli altri piloti che stanno terminando le prove. Dall`ospedale della vicina Louvain, dove viene portato il ferrarista, arriva il responso: fratture alle vertebre cervicali, lesioni irreversibili. In serata viene staccato il polmone d’acciaio che lo tiene in vita senza alcuna speranza. E il suo mitico casco nero con la V rossa non sara` mai piu` ritrovato.
Si chiuse cosi` una parabola quinquennale di un’intensita` impressionante. Solo sei vittorie, ma tutte dei capolavori di spettacolarita`. Come nel Gran Premio di Spagna nel 1981, quando Villeneuve precedette cinque piloti al traguardo tutti staccati di meno di un secondo da lui. Spettacolare anche nelle sconfitte, come quando perse il Gran Premio di Francia nel 1979 dopo un duello da leggenda con Rene` Arnoux. O come ancora nel 1981, nel Gran Premio d’Olanda, quando percorse un’intero giro su tre ruote nella speranza di poter rimettere a posto la macchina ai box. A lui e` intitolato il circuito di Montreal, dove si corse il Gran Premio del Canada. E suo figlio Jacques ha percorso le sue orme, vincendo nel 1997 il titolo Mondiale con la Williams.







