Un paio di considerazioni in generale, senza nulla togliere ai commenti letti sinora:
1. Io ho lavorato negli USA e penso di poter dire di conoscere abbastanza bene la loro cultura, o non cultura quasi

. Purtroppo o per fortuna, è un paese dove non esiste "l'understandment" (se così si scrive), ossia dove non esistono le mezze misure e i mezzi concetti. Mi spiego meglio: la frase di Bird "
Se vuoi che le cose accadano devi fare tutto da solo" in verità non è nient'altro che una frase famosa di uno scrittore americano che un giorno disse "Devi suonare la tua tromba, perchè sennò non lo farà nessuno!" che in realtà significa "Datti da fare, perchè qui nessuno farà le cose per te!". In USA c'è una netta differenza tra chi sa fare e chi non sa fare, una grossa corsa alla specializzazione, a volte utile a volte ridicola (15 minuti per farmi fare un caffè da Starbucks da 4 commessi quando un barista italiano ci mette un minuto e serve altri 3 clienti ...). A mio avviso questo atteggiamento da star di molti campioni è anche in parte la derivazione del fatto che se non ci pensano loro non ci pensa nessuno. In più gli americani non conoscono l'arte della parola ma sono spesso molto diretti, anche per scarse conoscenze linguistiche e lessicali. Aggiungete che frasi di questo genere gasano i (propri) tifosi, e credo che il quadro sia completo.
2. Io non credo che gli europei siano più pacati, semplicemente siamo diversi da loro. Dire che siamo più sportivi è una stupidaggine, perchè, tanto per fare un esempio, MJ partecipava sempre agli allenamenti ed era una "presenza" per la squadra, altri calciatori europei e italiani (mi viene in mente Baggio tanto per dirne uno, ma non è l'unico ...) di facciata dichiaravano una cosa, ma poi dicevano e facevano altro alle spalle di allenatori e tifosi.
3. Alla fine queste dichiarazioni sono anche divertenti e permettono al tifoso di parlare. Molto meglio delle dichiarazioni alla camomilla dei piloti di F1 di oggi ...
Ola!