Messaggioda Dark Knight » 07/09/2012, 23:08
Premetto che a me Zanardi sta simpatico e non ci trovo nulla di male.
Però nel mondo dei disabili, degli sportivi più che altro, non è ammirato, amato e elogiato quanto forse lo è dai normodotati.
La storia di Zanardi ricorda la storia di molti di noi e il fatto che sia conosciuto ha sicuramente dato un'altra visibilità al mondo paralimpico italiano, è il nostro Pistorius, sicuramente.
Certo lascia l'amaro in bocca che si sia scoperto il mondo della disabilità con Zanardi, questo è sicuramente un aspetto che suscita un pò di invidia (io la definirei così, pur molto lieve eh).
Poi un altro dato, che è il più importante, è che Zanardi ha delle condizioni economiche, di sponsorizzazioni e di visibilità che per tutto il resto del mondo dello sport-disabili sono irreali. Al di là dei suoi sponsor personali, sostanzialmente fa l'atleta professionista, mentre, per esempio parlo del basket in carrozzina che è uno sport ad un livello di eccellenza, il 99% dei giocatori lavorano e fanno 4-5 allenamenti alla settimana alla sera... è totalmente diverso potersi concentrare solo sullo sport o doversi prendere ferie/aspettativa non pagata per andare alle paralimpiadi.
E dal punto di vista tecnico sentivo che raccontavano in telecronaca che Zanardi si è costruito la carrozzina in galleria del vento della Ferrari e dicevano che uno straniero era andato da lui a bulleggiarsi che aveva l'handbike nuova da 11 kg e Zanardi non ha osato dirgli che la sua era da 9 kg...
2 kg sono un'enormità, senza parlare dell'efficienza di spinta che mi pare sia passata da 450 KW a 1200 KW col nuovo assetto e posizione studiata...
So che è impossibile farvi capire l'impatto che possono fare queste differenze sulla prestazione però è come se uno potesse mettersi delle gambe diverse (oh stiamo comunque parlando di uno che si confronta con i migliori al mondo! però quello che andava a vantarsi di avere il meglio sul mercato aveva un mezzo 2 kg più pesante...).
Nessuno fa a Zanardi una colpa di come vive lo sport, della sua condizione e dei suoi successi, però non è l'immagine più corretta per rappresentare un movimento che vive in costante sacrificio economico e sociale.
Io il richio che vedo è che uno dica "ah vedi che se uno ci crede ce la fa!"... Purtroppo non è così, sicuramente crederci è importantissimo però il sostegno economico è fondamentale e profondamente carente (so che è così ovunque, in qualsiasi sport, però per iniziare a giocare a basket le scarpe [la carrozzina] viene 3000€ [comprando una carrozzina equivalente di una Panda, figuratevi le Ferrari!]).