"Ho vinto, ho vinto io e basta». La rabbia di Clemente Russo esce dal ring e finisce sui microfoni. Il pugile campano, sconfitto nella finale dei pesi massimi dal russo Chakhkiev, non si accontenta dell'argento. Troppo fresca la sconfitta. E ingiusta secondo lui: "Il 3-2 suo non c'era; mi ha preso sulla spalla. Non esiste, non esiste. Lui mi stava aspettando, non voleva venire dentro, lo sapeva che perdeva... Ho vinto io. Ho vinto io e basta...".
Dichiarazioni a caldo dettate dall'amarezza, l'hanno intervistato appena sceso dal ring. L'incontro è stato equilibrato, punto a punto, l'hanno deciso dettagli minimi. Russo sa come funziona il sistema di conteggio e quindi non può aggrapparsi a uno o due pugni valutati in maniera discutibile. Ha avuto a disposizione 4 riprese per dimostrare la sua superiorità e staccare il russo ma ha adottato una tattica troppo attendistica, portando pochi colpi: il gioco di gambe e le schivate non fruttano punti.
Sbollita la delusione, si conferma un politico consumato, attento ai problemi sociali, ai diritti umani e pronto al dialogo con il centrodestra
Clemente Russo scende dal podio dell'argento di boxe e dedica la sua medaglia a chi soffre in Cina. L'azzurro di Marcianise ha una dedica particolare per l'argento conquistato questa sera. "Questa medaglia ha tre dediche: a me stesso, a tutti i ragazzi di Marcianise e non solo per i quali spero di essere un esempio. La malavita non e' solo nei paesi del casertano e spero che tutti i ragazzini che sono fuori dai bar e per le strade vadano in palestra a fare pugilato. La terza dedica e' per tutti coloro che soffrono qui in Cina, penso che comunque dopo le Olimpiadi le cose possano migliorare. Gia' Pechino mi sembra migliore" ha detto Russo che ha anche mandato un messaggio alla ministro Meloni. "L'abbraccero' e la ringraziero' perche' mi ha fatto l''in bocca al lupo' prima dell'inizio dei Giochi e mi ha portato fortuna. Mi aveva detto che avrei vinto la medaglia ed ho preso l'argento". Lo ha detto il pugile Clemente Russo dopo aver vinto l'argento, rispondendo alla domanda su cosa dira' alla ministro Meloni quando la incontrera' dopo la polemica nata poco prima dell'inizio dei Giochi quando la ministro aveva chiesto un gesto agli atleti per richiamare l'attenzione sui diritti umani negati e sulla questione del Tibet.
Russo: miei guantoni al Dalai Lama
Si arricchisce la 'palestra simbolica' di sostegno al Tibet
(ANSA) - PECHINO, 23 AGO - La palestra simbolica fornita dagli atleti italiani al Dalai Lama si arricchisce dei guantoni del pugile Clemente Russo, oggi argento.
Ieri, Margherita Granbassi aveva regalato la propria maschera da schermitrice. ''So che altri atleti - ha spiegato Russo - stanno mandando attrezzi, se questo puo' servire a qualcosa lo faccio anch'io. Mando guantoni e bendaggi, e non sembri irriverente''. L'iniziativa degli azzurri mira a tenere desta l'attenzione sulla causa del Tibet
Tra lui e Veltroni non c'è match
Lo hanno pure scelto come portabandiera nella cerimonia di chiusura, alla faccia di tutti i nostri Olimpionici. Un leader carismatico nato